SostieneBarlaam è un progetto di ricerca sull’attualità nazionale e internazionale. Avvenimenti che si tenterà di indagare collegandoli alle loro cause storiche e culturali. Intendiamo dar vita a un libero e credibile scambio di punti di vista privo di ideologie e preconcetti, evitando ogni forma di pettegolezzo mass mediatico. Cercando ogni volta critiche e sostegni. In questo sottolineiamo la modernità della figura di Barlaam.
Bernardo Massari (Seminara, 1290 – Avignone, 1º giugno 1348) è stato un umanista seguace del monachesimo ereticale del XIV secolo.
Partendo dal lavoro tra le comunità calabresi cristiane greche di rito orientale la sua operosità acquista notorietà grazie alla disputa con San Gregorio Palamas (1296-1359), arcivescovo di Salonicco e, come lui, monaco al monte Athos. Al centro del dibattito tra i due, i metodi di preghiera e meditazione in grado di percepire il divino. In Barlaam, nel suo sostegno al razionalismo della scolastica, San Gregorio vi vedeva una eresia cui contrappore il misticismo orientale (esicasmo). Lo scontro, in vari modi arrivato fino ai nostri giorni, simboleggia la (presunta) inconciliabilità tra il razionalismo e il soggettivismo critico europeo occidentale e la concretezza e il misticismo collettivo orientale.
ia Bisanzio che l’antica Russia si concepivano i baluardi del cristianesimo medievale, fortezze da contrapporre al decadentismo rinascimentale dell’Europa occidentale. Contrapposizione che attraversando l’URSS è giunta fino ai nostri giorni, è che il gruppo al potere oggi in Russia fa di tutto per riattivare allo scopo di separare il proprio popolo dal resto dell’Europa.
Nel suo piccolo, Sostiene Barlaam, onora la figura di un grande europeo, Stefan Zweig. “Quello che ci rendeva tanto felici, racchiudeva contemporaneamente un pericolo insospettato”. La frase fa parte de “Il mondo di ieri” libro nel quale il grande scrittore austriaco racconta la Vienna scintillante e la palpitante Europa, prima che entrambe sprofondino nell’oscurità nazista. Ecco siamo tutti chiamati affinché quelle sensazioni e quella storia non si ripetano.